Malinconia squisita
d’imponenti marmi,
guardi con lucida superbia
i fatali ricordi
e quel triste canto
di un dolore senza tempo.
La nuda pietra si perde nel pallore
della solitudine
diventando lingua dimenticata...
...un tempio senza dei.
Lontane restano
le divinità impassibili
con le loro labbra sigillate
dall’oblio.
L’adorazione perpetua,
la punizione del lusso
si piegano in opulenta tristezza
i templi del fango.
Il dolore della gloria
sgorga in desolazione,
infiniti boschi
contemplano la fine
senza l’alito ormai rubato
dalla bellezza infuocata
Irredimibile e geniale,
preziosamente unico,
prigioniero di lande lontane
nutri sacre vendette
nella tua maestosa grandezza
annegando le lacrime
nella spaventosa indifferenza
...Oh sublime quiete
lontano dal volgo!